A Giovinazzo deve tornare centrale il tema del lavoro: abbiamo bisogno di nuova occupazione, qualificata e stabile, non stagionale, per consentire progetti di vita a tutti e futuro concreto ai giovani. Puntiamo a riportare qui la grande impresa, moderna e intelligente, che rispetti il territorio e le persone.

Risolveremo la questione C3 che costringe a pagare tasse per terreni edificabili in aree dove non è concesso costruire. Produrremo un Piano Urbanistico Generale moderno, di cui per 10 anni non si è parlato e ora viene promesso nei prossimi 5. Daremo valore, in maniera organica, a quartieri, commercio, edilizia e zone verdi.

Rilanceremo il Lungomare di levante, il quartiere 167 e il centro storico, con competenze giovinazzesi capaci di recuperare 10 anni di opportunità sprecate. È urgente migliorare la viabilità, i parcheggi, gli spazi del mercato giornaliero e avere appalti stabili per la cura di verde, illuminazione e impiantistica.

Le ZES sono aree territoriali con regimi agevolativi su burocrazia, tasse, fondi per infrastrutture e innovazione. Bitonto, Molfetta e altri Comuni vicini sono nella ZES Adriatica. L’Amministrazione uscente, invece, scelse che Giovinazzo ne restasse fuori e noi ci impegniamo a rimediare a questo errore.

L’innovazione cambia la qualità della vita, dei servizi al cittadino e dell’economia locale. In comuni vicini sono nate in pochi anni aziende ora quotate in borsa che offrono posti di lavoro qualificato a impatto 0. Con la nostra amministrazione supporteremo l’innovazione e la modernizzazione della città, cominciando dal 5G.

La pubblica amministrazione non può essere “privatizzata” o“sequestrata” dalla consuetudine di tramandarsi il potere. Abbiamo assoluto bisogno di trasparenza, di sistemi evoluti per tracciare procedimenti pubblici con e verso i cittadini. Abbiamo necessità della partecipazione per crescere tutti, tutti insieme.

Produrremo un Piano Straordinario di Sicurezza dell’agro e di manutenzione delle strade rurali per fini economici, turistici e cicloturistici. Doteremo l’agro di acqua, tecnologie e azioni di contrasto alla Xylella. Mapperemo i terreni abbandonati a vantaggio di cooperative o di giovani interessati all’agricoltura.

Il Piano Comunale delle Coste e il Piano Regolatore Portuale non possono più attendere. Li faremo noi e, per valorizzare completamente la risorsa mare, saranno coinvolte le associazioni locali per la conservazione delle tradizioni marinare, le associazioni sportive e quelle con finalità turistico-ricreative.

Giovinazzo ha ancora un turismo stagionale e inferiore alle performances regionali. Per attrarre turisti tutto l’anno, non solo per il mare, ma anche per agro, tradizioni e cultura, puntiamo a un city brand strutturato anche per i grandi promotori territoriali come, ad esempio, l’Apulia Film Commission.

Nei Comuni vicini, la rigenerazione di beni pubblici abbandonati ha rivitalizzato la città e soprattutto I giovani. Il nostro impegno è recuperare l’ex macello e l’ex carcere per nuovi spazi di aggregazione. Faremo chiarezza sulle questioni dell’Istituto Vittorio Emanuele II e dell’Asilo di via Fossato.